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lug 24,2015

Intervista a Nino Guarnacci: speaker a Todi Appy Days

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Nino Guarnacci parteciperà all’International App Festival, parlandoci di Internet of the Things. A proposito di App e mobile, oggi ci racconta dei superpoteri che ne derivano.

Nino Guarnacci: screen home

CIAO NINO, PUOI MOSTRARCI LA HOME DEL TUO SMARTPHONE E RACCONTARCI COSA DICE DI TE E DEL TUO LAVORO?

Come fosse un co-processore del nostro cervello dedicato alla comunicazione, lo smartphone anche per me rappresenta una vera e propria protuberanza fisica, una estensione ortopedica, dove come nei film degli X-Men si finisce per scegliere i superpoteri che estendono la nostra normale capacità di comunicare, organizzare, ricordare e scoprire.

News e Feeds sono sicuramente i miei arnesi più usurati, quindi Flipboard, Twitter, LinkedIn e News Flash. “Clear” è decisamente lo strumento che più mi permette di estendere la mia memoria a breve termine, senza il quale sarebbe limitata a soli 7 slot ovvero non arriverei neanche a ricordare un intero numero telefonico (provare per credere).

La mia parte destra del cervello invece si connette direttamente ai pennelli artistici della musica, della fotografia e della attività fisica (Spotify, RunKeeper, Strava, Flickr, TiltShift, ProHDR).

E solo in ultimo quello che è il lavoro da informatico, diviso in ciò che debbo e ciò che voglio fare. Una menzione particolare alla piccola neonata “IoT Boss”, app che sto realizzando per l’automazione degli oggetti in casa, multi-protocollo e multi-produttore, anche lei ispirata ad estendere le tradizionali capacità funzionali del nostro cervello (mnemonica, cognitiva e sensoriale).

IN VESTE DI UNO DEGLI SPEAKER PRINCIPALI, COSA PORTERAI A TODI APPY DAYS 2015?

Cercherò di trasmettere l’urgenza di imparare la grammatica del business, fatta sempre più di aggettivi anziché di verbi – bisogna partecipare per capire – oltre ad una corpulenta demo sul mondo della Smart-Automation multi-platform.

Quest’ultima per 3 motivi principali:

  1. I Nerd non amano i chiacchieroni e mi auguro che al Todi Appy di quest’anno ce ne siano molti;
  2. Se c’è una demo, c’è anche un business-case (o più);
  3. La demo è una portatrice sana di figuracce (effetto-demo), e questo crea attesa fino alla fine del talk.

COME TI IMMAGINI IL FUTURO DELL’IOT TRA 5 ANNI?

Hai presente quando qualcuno rilascia una nuova App che subito diventa virale e largamente adottata, e mentre la si sta usando ci viene in mente quanto sia “Semplice ed Intuitivo” utilizzarla e come mai non ci avevamo pensato noi?

L’IoT tra 5 anni sempre più genererà una economia collaborativa tra persone ed oggetti, ricca di nuovi modelli generati da Idee “Semplici ed Intuitive”.

SE FOSSI UN’APP, CHE APP SARESTI?

Se fossi un’app, sarei decisamente qualcosa di simile a Periscope, una sorta di publish-subscribe dei momenti più belli nel tempo libero, per trasmettere felicità ed energia a chi in quel momento ne ha bisogno.

Un vero e proprio dispenser di buon umore.

QUAL E’ STATA L’APP CHE PIU’ DI TUTTE HA MIGLIORATO LA TUA VITA?

Family Control prima che Google me la bloccasse, più di 22.000 download in tre mesi.

SALUTA A MODO TUO I PARTECIPANTI DI TODI APPY DAYS!

Ieri ho letto una bella frase di Pirandello che non c’entra nulla con Todi Appy Days e poiché immagino che ai partecipanti una mia frase non credo interessi molto, li saluto con questa sperando che anche loro, come me, la sentano attualissima nonostante scritta oltre 100 anni fa:

Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.  – Luigi Pirandello, “Uno, nessuno e centomila”

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