Intervista ad Alessio Carciofi: speaker a Todi Appy Days
Abbiamo chiesto ad Alessio Carciofi, uno dei grandi speaker dell’edizione 2015, di raccontarci le sue idee sulle App, il Mobile e le nuove tecnologie e di come si coniughino con la sua vita quotidiana ed il suo lavoro.
CIAO ALESSIO, PUOI MOSTRARCI LA HOME DEL TUO SMARTPHONE E RACCONTARCI COSA DICE DI TE E DEL TUO LAVORO?
La home del mio smartphone mi dice che sono troppo concentrato sul fare. Ci sono in prevalenza app relative al mio lavoro e al viaggio. Non mi piace raggrupparle in cartelle nella home page per una questione di velocità e memoria fotografica.
IN VESTE DI UNO DEGLI SPEAKER PRINCIPALI, COSA PORTERAI A TODI APPY DAYS 2015?
Spero di portare una ventata di innovazione culturale prima e tecnologica poi.
Penso che sia necessario comprende le dinamiche socio antropologiche per abitare consapevolmente queste “piazze digitaliâ€.
Quello che cercherò di portare è il concetto dell’equilibrio ed emozione. Etimologicamente equilibrio significa bilanciamento, stabilità e come tutti noi sappiamo la ricerca della stabilità è racchiusa nel concetto della vita.
Mentre le emozioni, come affermava Darwin, non sono altro che dei processi che ci permettono di evolvere ed adattarci continuamente agli stimoli dell’ambiente che “liquidamente†cambiano.
Quindi cercheremo di rispondere ad una domanda: le applicazioni nel turismo riescono a dare un valido apporto dal punto di vista delle emozioni? e se sì, quale è il concetto di equilibrio a cui devono sottostare per creare valore tra le persone?
COME TI IMMAGINI CAMBIERA’ LA FOTOGRAFIA GRAZIE AI NUOVI DEVICE NEI PROSSIMI 5 ANNI?
Evolverà come stanno evolvendo i video. Domani saremo tutti videomaker.
Il fotografo professionista tornerà a respirare.
SE FOSSI UN’APP, CHE APP SARESTI?
QUAL E’ STATA L’APP CHE PIU’ DI TUTTE HA MIGLIORATO LA TUA VITA?
Rescue time: mi ha permesso di comprendere il concetto del tempo e del valore che esso assume.
SALUTA A MODO TUO I PARTECIPANTI DI TODI APPY DAYS!
Le app saranno [ancora] più utili quando capiremo che dobbiamo collegarci prima di tutto a noi stessi.